In breve…

Carretera Austral – Lago Sines

Prologo

Nel lontano 1985, un istruttore di alpinismo partì da casa per recarsi a Iseo, il punto di incontro per la lezione di arrampicata. Dovendo scegliere tra due allievi, scelse quello di sesso femminile (mica scemo il tipo, in più la ragazza era molto carina…). In quel momento, nessuno poteva pensare che dopo oltre 35 anni, la coppia fosse ancora assieme non più ad arrampicare, ma a pedalare in giro per il mondo. Come scrisse qualcuno in un vecchio racconto in cui si parla di santi e di diavoli: Galeotto fu il libro e chi lo scrisse.

L’inizio

Per anni abbiamo condiviso la stessa passione per la montagna praticando, anche a discreti livelli, alpinismo, arrampicata, sci-alpinismo ed utilizzando la bicicletta da corsa per allenare le gambe sulle colline dietro casa.  A seguito dei troppi impegni professionali, della nascita di nostra figlia e di un’emigrazione in Canada, abbiamo abbandonato definitivamente gli sport alpini e cominciato a dedicarci solo alla bici, allo sci di fondo e ai viaggi, altri interessi in comune.
Dopo alcuni viaggi insieme in Europa alla ricerca di pareti da scalare, l’Annapurna Tour in Nepal nel lontano 1993, fu un’esperienza talmente fantastica che la voglia di vagabondare entrò in noi come il mostriciattolo di Alien nel corpo dell’ufficiale Ripley. I viaggi si susseguono un anno dopo l’altro prima in coppia e poi con nostra figlia obbligata a seguirci fin dal suo primo compleanno in tenda sui Pirenei: Tibet, Birmania, Vietnam, Cambogia, Cina, Cile, Argentina, Israele, Canada, USA, Egitto, Tunisia, Panama, Cuba, Haiti, Perù e molti altri, una cinquantina di paesi al nostro attivo, in auto, a piedi, in camper, in autobus e con qualsiasi mezzo di trasporto disponibile.
In modalità “turista fai da te” e prima dell’arrivo dei socials, ci è sempre piaciuto documentare le nostre esperienze in giro per il mondo con una macchina fotografica o scrivendo appunti su un quaderno… non abbiamo mai obbligato parenti ed amici a lunghe serate di proiezioni noiose, anzi li abbiamo più spesso divertiti con le nostre avventure alla Gianni e Pinotto.

Qualche anno fa ci trovavamo in camper nel grande nord canadese lungo la Labrador HWY ed incrociando una ciclista solitaria lungo gli oltre 1.000 km sterrati, sui quali è più facile incontrare un orso che un umano, ci guardammo negli occhi ed il messaggio fu esplicito, prima o poi anche noi due saremmo passati di lì pedalando.
Dopo un paio di anni le biciclette rientrano fisse in casa nostra. Una parentesi con bici da corsa sulle più belle salite del Colorado-Utah per testare le nostre capacità fisiche e tecniche, poi un anno di stranezze da pandemia e quindi la decisione di comprare delle bici da viaggio. Ormai liberi da impegni professionali e familiari, abbiamo colto l’occasione per cambiare vita e diventare cicloviaggiatori quasi a tempo pieno.
La bicicletta è per noi il miglior modo per apprezzare gli spazi aperti, ammirare il mondo alla giusta velocità, conoscere nuove persone e amicizie; un meraviglioso stile di vita!

E dopo aver fatto circa parecchi chilometri in sella, viaggiando in completa autonomia, non abbiamo certo intenzione di fermarci.

Lascia un commento