SOUTHER TIER – Fase 1 – Da Orlando (FL) a Houston (TX)

Il Southern Tier è una proposta di itinerario studiata dalla ACA (Adventure Cycling Association) per attraversare gli USA dall’Atlantico al Pacifico lungo gli stati meridionali.
La prima parte della nostra traversata, pubblicata anche nella rivista Cicloturismo, iniziò con un volo su Orlando (FL) nell’inverno 2022.


Da Orlando ci dirigiamo sulla costa verso Daytona Beach per poi salire a St. Augustine, il punto ufficiale di inizio della traversata ed anche la più vecchia città degli USA.
In seguito attraversiamo boschi, paludi e campagna fino a Gainesville la città in cui nacque il Gatorade; poi Ichetucknee, Madison, Tallahassee la città di Ray Charles, Chattahoochee dove ci viene chiesto se l’Italia confina con la Russia o la Corea.


A Bonifay subiamo un Tornado Warning che ci farà dormire nella sala ricreativa del nostro campeggio discorrendo con americani che vivono in roulotte a causa dei costi esorbitanti degli alloggi. Nuova tappa fino a Panama City Beach città estremamente turistica con una fila di brutti alberghi sulle rive del Golfo del Messico. Da qui pedaliamo circa 200 km lungo la costa passando da Navarra con difficoltà di campeggio dato che qui si privilegiamo gli enormi motorhome da 40′ piuttosto che le micro-tendine dei cicloturisti. Questa sarà la parte del viaggio più panoramica, pedaliamo per una trentina di chilometri, purtroppo con un forte vento contrario, in mezzo a dune di sabbia bianchissime che spesso invadono l’asfalto lasciandoci solo un piccola striscia libera.
Domani si arriva in Alabama.


In Alabama, passiamo il ponte che ci porta a Pensacola, poi sosta a Lilian e finalmente a Mobile, una brutta città industriale che raggiungiamo con un lungo giro di 10 km a causa di un tunnel non accessibile alle biciclette. Notte al Gulf Island National Seashore Campground, poi causa minaccia di pioggia in un hotel-casino di Bay St. Louis (MS) e finalmente tappa a New Orleans (LA).


New Orleans è sempre stata nella lista delle città che prima o poi avremmo visitato, ma, alla fine, l’abbiamo trovata piuttosto deludente.
L’architettura del quartiere francese è molto interessante, ma passeggiando per le vie si vedono quasi esclusivamente sexy shop, negozi acchiappa turisti e bar pieni di gente che sbevazza abbondantemente, senza considerare la sporcizia.
Ripartiamo dalla città congratulandoci mentalmente con l’amministrazione pubblica che ha asfaltato una bella ciclabile lungo le anse del Mississippi.
Sulla sinistra una coda di navi da carico e petroliere, sulla destra raffinerie immense, zuccherifici, fonderie, depositi di granaglie e fabbriche di ogni genere. La romantica immagine del mitico Old Man River con i suoi battelli a ruota visti per anni nei film, non esiste più. Dopo la sosta a Morganza (città in cui furono girate scene del film Easy Rider) ci avviciniamo a Houston. Città trafficatissima che percorriamo in auto per dirigerci in aeroporto. Da qui rientreremo a casa a casa per sbrigare qualche faccenda famigliare, lavare la biancheria e ripartire dopo poche settimane per la prossima destinazione: il Perù.


Cosa si può dire di questa prima parte del nostro coast-to-coast? A livello panoramico le dune del golfo e le ciclabili che attraversano il bayou sono molto sceniche; il viaggio è stato principalmente una scoperta della “cultura” del Deep South, tralasciando dietrologie politiche, un’analisi sociale di questi stati dovrebbe far riflettere i governanti di questo paese.