Utah e Colorado

In bici da corsa sulle salite delle Montagne Rocciose

Nota. Il racconto di questo viaggio è stato pubblicato sulla magnifica rivista italiana: Cicloturismo (Fin lassù dove osano le aquile).

Perché scegliere questo viaggio? L’Ovest americano è un susseguirsi di parchi fantastici, ma anche il posto in cui i ciclisti più agguerriti possono trovare pane per i loro denti. Gli appassionati di mountain bike avranno da divertirsi nel deserto di Moab e gli emuli di Pantani potranno pedalare sulla strada asfaltata più alta del Nord America arrivando ai 4.200 m del Mount Evans. Noi siamo sempre stati dei “malati di montagna” e vivendo in Québec, dove chiamano montagne quelle che per noi bresciani sono dei cavalcavia, eravamo in cerca di alta quota e di salite.

Difficoltà e durata del viaggio. Le difficoltà maggiori saranno il caldo del deserto e la quota dei passi. Occhio al meteo, in quota può fare molto freddo ed una mattinata di sole può trasformarsi velocemente in una nevicata.
Quanto restare nei due stati? Noi suggeriamo almeno una ventina di giorni, in questo modo si posso percorrere più itinerari e visitare regioni diverse.

Diario di viaggio

Malgrado sia appena finito l’inverno, che per noi significa astinenza forzata dalle due ruote, impazienti di testare le nostre nuove bici da corsa, decidiamo di caricare il camper e farci una bella vacanza nelle Rocky Mountains. Dopo quattro lunghissimi giorni di viaggio e circa 3.800km, dormendo nei truck-stop delle highway statunitensi in parte ai camionisti, arriviamo finalmente a Moab nello Utah, la temperatura è di 25°, una favola per noi che usciamo da sei mesi di interminabile letargo sotto la neve. Abbiamo deciso di passare i primi giorni nel deserto per riscaldarci e farci la gamba prima di passare all’alta quota dei fourteeners[1] del Colorado.

UTAH

Colorado River

Gita facile, con una piccola salita iniziale e poi praticamente in piano fino ad una miniera di potassio. Un buon inizio per sgranchirsi le gambe dopo il lungo viaggio. Dal nostro campeggio in una valle incassatissima parcheggiamo all’inizio di una bella ciclabile e cominciamo ritornando verso Moab, attraversata la US191, all’incrocio con la 279 cominciamo a salire per circa 3 km e poi continuiamo sotto delle belle pareti su cui si possono vedere chiodi da roccia e pittogrammi vecchi fino a 6.000 anni.

Traccia: https://ridewithgps.com/trips/146086658
65 km e 100 m di dislivello positivo

Arches National Park

Uno dei parchi più famosi degli USA. Si può partire dall’ingresso affrontando una bella salita iniziale oppure evitandola parcheggiando in una delle piazzole subito in cima. La strada è molto panoramica, con ottimo asfalto e si consiglia di partire molto presto per evitare il traffico di turisti che affollano il parco.Oltre al giro in bici, si possono fare diversecamminate per ammirare alcuni fra gli oltre 2.000 archi naturali di arenaria, la più alta densità al mondo, includendo il famoso Delicate Arch oltre ad una varietà di formazioni geologiche uniche.

Il nostro giro fino al Devils Garden dove finisce la strada è stato di circa 50 km per 800 m di dislivello. Consigliamo anche il giro a piedi sul Primitive Trail di una decina di chilometri. Vietate le bici sui sentieri e da queste parti non è sempre prudente abbandonare le preziose due ruote incatenate ad un palo malgrado la presenza dei rangers.
Traccia: https://ridewithgps.com/trips/146086551

Canyonlands National Park

L’autore Edward Abbey, frequente visitatore della zona, lo ha descritto come “il posto più strano, magnifico e magico sulla terra, come non ve ne sono altri“. Da non perdere il film “127 ore“, basato sulla storia vera di Aron Ralston, che è stato girato qui.
Piccola variante all’inizio giornata, la deviazione per il Horseshoe Canyon, foto d’obbligo!

Il nostro giro: 92 km per 650 m di dislivello, occhio alle riserve d’acqua!
Traccia: https://ridewithgps.com/trips/146086575

Mountain Bike nel deserto

Essere a Moab e non provare un giro in MTB nel deserto è un delitto! Ci sono tour di ogni tipo e le agenzie locali offrono servizi navetta con o senza guida per dei magnifici Downhill con panorami mozzafiato. Anche il noleggio dell’attrezzatura è molto abbordabile e si trovano bici di eccellente qualità.

Traccia: https://ridewithgps.com/trips/146086582

Needles overlook

Questo è stato un giro un po’ fuori mano, durante la nostra pedalata abbiamo incontrato in tutto 4-5 auto, l’asfalto non era dei migliori, ma il panorama dal belvedere alla fine della strada ed il deserto ci hanno ripagato egregiamente per lo sforzo.

Traccia: https://ridewithgps.com/trips/146086661
60 km per 350 m di dislivello

COLORADO

Dopo la prima settimana al caldo, decidiamo che il richiamo dell’altitudine è troppo forte e partiamo alla volta del Colorado. Nonostante per noi la stagione sia solamente all’inizio vogliamo cimentarci sulle più belle salite dello stato, faremo meno chilometri, ma almeno saliremo in quota.

Dallas Divide (2738 mt)

Questo passo lo abbiamo scelto come prima prova, non troppo lungo e ad un’altitudine ragionevole. Saliamo lungo pendenze facili fino al cartello di segnalazione dove ci fermiamo a fare colazione. Durante la nostra pausa, arriva ad una velocità folle un giovanotto di oltre 70 anni che, dopo i soliti convenevoli, ci dice che deve tornare rapidamente a casa a cambiarsi dato che nel pomeriggio deve andare al lavoro…Mi sono diverti troppo da giovane ed ora devo lavorare…

NOTE TECNICHE
Salita facile e nel bosco fin quasi in cima, bel panorama sulle montagne circostanti. 45 km per 500 m di dislivello.
Traccia: https://ridewithgps.com/trips/146086545

Lizard Head Pass (3116 mt)

Magnifica salita, tra le migliori fatte durante il nostro viaggio. Arrivati a Telluride, una nota località di villeggiatura che una volta era sede di un villaggio minerario. Arrivati nel primo pomeriggio pensiamo di salire in camper al passo, restare a dormire per migliorare l’acclimatamento, scendere il giorno successivo e risalire in bici per il nostro giro. In questo modo passeremo una magnifica nottata in solitudine lontano dal caos del villaggio.

NOTE TECNICHE
40 k per 750 m di dislivello, pendenze medie, bella strada e bel panorama.
Traccia: https://ridewithgps.com/trips/146086721

Molas Pass (3325 mt)

Arriviamo a Silverton presto la mattina, parcheggiamo il camper e partiamo, le pendenze sono sempre molto pedalabili e piano, piano usciamo dal bosco. Arrivati al cartello del passo il tempo minaccia, ma voglia provarci ugualmente, quindi, indossate le giacche ci lanciamo in discesa dal lato opposto per proseguire verso il Coal Bank Pass ed allungare l’uscita di una ventina di chilometri. E voilà le prime gocce, appena sotto il Molas comincia a piovere e quindi decidiamo di risalire i 3-4 chilometri appena fatti e ritornare al camper. Come chicca finale, una bella foratura ad un paio di chilometri dal camper.

NOTE TECNICHE
30 km per 600 m di dislivello. Ottimo parcheggio davanti al Silverton Visitor Center.
Traccia: https://ridewithgps.com/trips/146086706

Maroon Bells (2910 mt)

Dopo la pausa relax, dobbiamo metterci in strada per raggiungere prima di sera Aspen, nota località turistica di lusso, e la nostra prossima destinazione: Maroon Bells.
Dal campeggio, quando apro il cassone delle bici mi accorgo che la mia ruota posteriore è completamente sgonfia, cerchiamo un negozio in centro da Aspen e compro una camera d’aria nuova, quindi scendiamo al mega-parcheggio appena fuori dalla cittadina per lasciare il camper e dirigerci verso l’inizio del percorso. Qui non si viene per la prestazione fisica, ma per visitare uno dei luoghi più fotografati del Colorado, noi la prenderemo anche come uscita di acclimatamento.  
La pedalata non è difficile, né lunga, , ma molto piacevole; dopo una settimana praticamente non stop è quello che ci vuole, da domani si comincia a fare sul serio, vorremmo salire l’Independence Pass che con i 3737 metri sarà la nostra seconda più alta montagna del Colorado Tour.

NOTE TECNICHE (2910 m) – Parcheggio Buttermilk all’entrata ovest del paese sulla HWY 82. Attraversare la strada e tornare verso Aspen su una ciclabile, poco prima di una rotonda riattraversare la strada per entrare nella valle. 35 km, 550 metri di dislivello positivo, pendenze fino all’ 8 %. Percorso montagnoso andata e ritorno. Molto frequentato. Arrivati in cima, con bici alla mano, si può arrivare a piedi fino al laghetto Maroon Lake sotto il magnifico Maroon Peak.
Traccia: https://ridewithgps.com/trips/146086800

Independence Pass (3737 mt)

Il passo lo potremmo salire anche restando ad Aspen ed affrontarlo dal versante nord, ma la strada stretta, la quota e la scarsa capacità degli automobilisti americani a guidare in montagna, ci fanno pensare che è meglio spostarsi di 200 chilometri ed affrontare la salita dal versante opposto. Avremo così l’occasione di scoprire un’altra magnifica regione della zona.
Ci trasferiamo quindi a Leadville. Spesa, lavanderia a gettone per il bucato settimanale e ricerca di un posticino dove passare la notte, lo troviamo all’inizio della strada per il passo a 2800 metri di quota nascondendoci dietro un boschetto.
Dopo la colazione, cominciamo a pedalare tranquillamente, anche perché la temperatura non di molto sopra lo zero rende tutto più faticoso. Più ci addentriamo nella valle, più il paesaggio è splendido; dopo circa 15 chilometri, un leggero falsopiano ci porta ad un larghissimo tornante, siamo a 3.200 metri, ma finalmente il sole comincia a scaldarci. Alla nostra sinistra il pendio è molto ripido e non consiglia un’uscita di strada, davanti a noi la valle è ancora completamente innevata; più saliamo e più ci sembra di essere su una strada alpina, il muro di neve alla nostra destra supera i due metri, mancano sei chilometri al passo, la neve aumenta, però il cielo è sereno e non c’è vento. Quando arriviamo in cima, non si vede molto, tutto è ricoperto dalla neve, ci fermiamo al cartello del passo per la foto di rito e ci prepariamo per la discesa. Fa un freddo cane, mangiamo una barretta e ci buttiamo in discesa per tornare al caldino del nostro camper, il tempo sta cambiando e non vorremmo prenderci una lavata non gradita. Anche questa è fatta.

NOTE TECNICHE (3737m) – Ultima cittadina per trovare servizi: Leadville. Dal villaggio in avanti ogni punto è buono per cominciare a pedalare, noi siamo partiti da uno slargo dopo Twin Lakes. Salita in ambiente solitario. Nessun punto di ristoro durante il percorso. Circa 50 chilometri partendo dal lago, 800 metri di dislivello positivo, pendenze fino al 9 %. Attenzione al traffico dopo il grande tornante in fondo alla vallata principale, la strada è stretta. Il passo è fattibile anche da Aspen.
Traccia: https://ridewithgps.com/trips/146086756

Rock Rim Drive

Passiamo la notte nel parcheggio del solito Walmart in mezzo ad altri boondockers[2] e la mattina ci spostiamo vicino all’ingresso del Colorado National Monument. Come per le altre uscite nel deserto, si parte la mattina presto per poter approfittare delle ore più fresche della giornata, la biglietteria è ancora chiusa e non possiamo pagare l’entrata, lo faremo all’uscita dall’altra parte.
È una magnifica strada panoramica che offre un tour di una cinquantina di chilometri di buon asfalto tra canyon di roccia rossa e vertiginose pareti lavorate dall’erosione di due miliardi di anni. Si comincia subito in salita, qualche piccolo muro che passa il 10%, ma non c’è un solo chilometro che non meriti la fatica. Lungo il percorso si dovranno superare un paio di gallerie, il panorama è sempre fantastico.
Il punto più alto tocca solo i 2.000 metri, ma questa mattina l’aria fresca ci fa ricordare che non siamo più a Moab, soprattutto quando, superata l’ultima salitella, ci lanciamo in una bellissima discesa di circa 15 chilometri che ci porterà all’altra biglietteria.
Oups, siamo su un rettilineo in discesa, la velocità è elevata, non c’è nessuno davanti a noi, e ci aspettano ancora 20 chilometri di pianura con il sole ad oltre 30°, che brucia la pelata anche sotto il casco, quindi posizione aerodinamica e “dimentichiamo” di pagare il biglietto. Le finanze americane dovranno fare a meno del nostro contributo, ce ne vergogniamo un po’. Quando arriviamo al camper siamo cotti, non tanto dalla fatica, ma dall’arsura e dalle 2 forature; fa caldissimo e non vediamo l’ora di berci una bella birra fresca, viaggiare con un camper ha anche questi piccoli privilegi, la doccia ed il frigo sono sempre al seguito.

NOTE TECNICHE – 55 km, 750 metri di dislivello positivo, pendenze fino al 10-12 %. Percorso desertico, assolutamente obbligatorie per regolamento le luci a causa di due tunnel. Ci sono due biglietterie all’inizio ed alla fine del parco ed un punto di ristoro quasi in cima alla salita, presso il quale si può pagare l’ingresso se si è partiti troppo presto. Meglio pedalare in senso antiorario, anche se abbiamo incontrato alcuni ciclisti che la facevano in senso inverso. Portarsi una buona scorta di camere d’aria a causa delle spine dei cactus.
Traccia: https://ridewithgps.com/trips/146086759

Mount Evans

Quando arriviamo a Idaho Springs nel tardo pomeriggio piove abbondantemente, fortunatamente le previsioni per il giorno dopo sono positive e cominciamo a salire per raggiungere il parcheggio dell’Echo Lake da dove partiremo domani mattina presto.
Alle 7:30 siamo in sella cominciando subito in salita, usciamo dal bosco ed il vento aumenta, costringendoci spesso a pedalare contromano a causa del precipizio oltre il bordo strada. Durante tutta la prima ora non abbiamo incrociato una sola auto, ma ad un certo punto l’auto di un ranger ci ferma e ci dice di spostarci dal nostro lato. Mia moglie pesa 50 chili, il vento è forte e l’equazione non è a suo favore, non vorrei che una folata imprevista le faccia fare la fine di Dorothy del mago di Oz. Rispondiamo gentilmente al ranger che faremo attenzione, ci spostiamo sul lato corretto, ma appena l’auto sparisce ci rimettiamo subito contromano. La salita continua, fa un freddo cane e cominciano anche le auto dei turisti.
Un breve tratto in discesa ci porta al Summit Lake, da qui ancora un rettilineo ed una decina di tornanti prima di arrivare a destinazione. Superiamo i 4.000 metri, le gambe ed il cuore vanno a meraviglia, riesco ad aumentare la mia andatura per raggiungere Manuela che mi aveva distanziato di 2‑300 metri quando mi sono fermato per fotografare delle capre delle nevi tipiche di queste montagne. In cima cerchiamo riparo nelle rovine del Crest House per fare una rapida colazione prima di affrontare il ritorno, che si avvererà faticoso a causa delle pessime condizioni dell’asfalto e del traffico.

NOTE TECNICHE (4347 m). La strada asfaltata più alta del Nord-America parte da Idaho Springs. A Echo Lake c’è l’Echo Lake Lodge, albergo, ristoro, souvenir ed un campeggio. Dopo qualche metro, subito dopo la Welcome Station dove si paga l’accesso, inizia la vera e propria salita.
Andata e ritorno dalla vetta 47 chilometri, 925 metri di dislivello positivo. Noi siamo arrivati in vetta alle 11 di mattina con una temperatura di ‑1° C, nonostante fossimo a metà giugno, la settimana successiva la strada è stata chiusa a causa delle abbondanti nevicate. Fare attenzione che la difficoltà del Mount Evans non è solo l’altitudine, ma anche il vento ed il cambiamento delle condizioni metereologiche che può essere estremamente rapido.
Traccia: https://ridewithgps.com/trips/146086671


[1] Fourteeners – Denominazione americana delle montagne che superano i 14.000 piedi (4267 m)

[2] I boondockers sono quei viaggiatori, proprietari di camper o roulottes che viaggiano scegliendo come punto di sosta luoghi in cui non vi sono servizi quali acqua, elettricità o fognatura.

Qualche altro suggerimento di itinerario

Quelli descritti nei capitoli precedenti, sono gli itinerari per noi più significativi, ma durante il nostro viaggio abbiamo pedalato anche su altri percorsi reperibili ai link seguenti.

Glenwood – Redstone: Bella sgambata non difficile di 100 km x 500 m in ambiente montagnoso. https://ridewithgps.com/trips/146086723

Fremont Pass: Dalla stessa cittadina dell’Indepence Pass si può affrontare un altro colle che porta a quasi 3.500 m slm. Inizio brutto su strada trafficata, ma poi l’ambiente è molto bello con una superba discesa a Copper Mountain (Tappa della coppa del mondo di sci). Il ritorno al passo, lo si può fare in autobus. 40 km x 400 m. https://ridewithgps.com/trips/146086790

Left Hand Canyon: Vicino alla città di Boulder, una delle città più outdoor degli USA. 25 km x 600 m. https://ridewithgps.com/trips/146086817

Qualche suggerimento

Colorado e Utah sono due fantastici stati per gli amanti della bicicletta; per chi arriva da lontano, meglio cominciare con lo Utah per ambientarsi e poi trasferirsi verso i 4000 del Colorado. Nella regione tra Denver, Boulder, Moab e Durango ci sono tantissimi percorsi e circuiti che si possono decidere di giorno in giorno in funzione delle previsioni meteo e della propria voglia di pedalare.
Per dormire, c’è una grande offerta per ogni budget. Per gli amanti del campeggio in entrambi gli stati c’è l’opzione del BLM – Bureau of Land Management – spazi spartani, ma a volte gratuiti.
Le auto sono generalmente rispettose delle bici. Attenzione nei parchi e soprattutto sulla strettissima strada del Mount Evans, gli americani sono incapaci a guidare in montagna.
Partire sempre molto presto la mattina per evitare il traffico ed avere una meteo migliore. In montagna il tempo cambia rapidamente e non è simpatico essere colti da una bufera di neve in pantaloncini corti. La settimana dopo la nostra avventura sul Mount Evans, hanno chiuso la strada causa neve! Nel deserto, in pieno giorno la temperatura è soffocante.
Se la sbarra dei parchi è chiusa, in bicicletta si può passare in parte e pagare l’accesso più avanti od al ritorno. Ricordarsi che spesso i rangers controllano.
All’inizio di ogni percorso si può parcheggiare facilmente e sui maggiori siti dedicati al ciclismo (usatissimo in USA Ride with GPS) si possono scaricare i vari tracciati e adattarli alle proprie esigenze. Alcuni itinerari possono essere organizzati con il ritorno in autobus. Gli uffici turistici locali offrono sempre un eccellente servizio di informazioni. Due buone guide da consultare: ROAD BIKING UTAH e ROAD BIKING COLORADO (A Falcon Guide).