Dalla città di Quebec alle cascate del Niagara

Questa è la storia del nostro secondo viaggio in bicicletta: dalla capitale della provincia canadese del Québec, la Ville de Québec (o altrimenti conosciuta come Quebec City) fino alle cascate del Niagara. Cercavamo un viaggio con una destinazione un po’ iconica da completare prima dell’arrivo del lungo inverno canadese partendo direttamente da casa nostra.

Itinerario Quebec - Niagara Falls

Perché scegliere questo viaggio? Un giro tranquillo nell’est canadese tra le provincie del Québec e dell’Ontario per apprezzare lo charme della natura, visitare delle metropoli trepidanti e immergersi nella cultura nordica del Canada.
Noi consigliamo la partenza dalla città di Québec, ricca di storia e dallo charme francese, per poi attraversare la tranquilla campagna fino a Montréal, una metropoli multiculturale. A Ottawa, la capitale canadese, si può fare una pausa culturale visitando il Parlamento federale e numerosi musei. Poi si arriva a Kingston dove è d’obbligo una breve crociera lungo il San Lorenzo per ammirare le 1000 isole. Toronto è una delle più grandi città canadesi, cosmopolita e bike friendly, piacevole da attraversare in bicicletta. La visita delle cantine lungo La route des vins della Niagara Valley sarà l’ultimo sforzo prima dell’arrivo alle cascate del Niagara, una classica destinazione turistica ma spettacolare.

Difficoltà e durata del viaggio. Il viaggio non è faticoso, è logisticamente semplice, si pedala quasi sempre su ciclabili o strade con una buona corsia di emergenza (shoulder in inglese o accotement in francese).
Il percorso è di circa 1300 km e non presenta dislivelli.

Cose da fare e da vedere. Québec, Montreal, Kingston, Ottawa, Toronto e, naturalmente, le cascate del Niagara.

Diario di viaggio

Il primo giorno di viaggio ci porta a Plessisville, avevamo già previsto il campeggio in cui fermarci, ma quando arriviamo scopriamo che hanno anticipato la chiusura stagionale (alla Fête du travail, il primo lunedì di settembre), per fortuna dei campeggiatori ancora sul posto ci fanno sistemare in un bel sito e la prima notte, passa tranquillamente. Il giorno dopo partenza freschina, ci dirigiamo vero la route verte N. 1.

La route verte

Bella pista ciclabile in pietrisco che ci porta verso ovest in direzione del Parco della Yamaska che raggiungeremo in un paio di giorni passando dalla Route Verte N. 1 alla N. 4. Per chi è solamente in transito il passaggio è gratuito.

Granby

Subito dopo il parco, si arriva nella città di Granby, famosa in Québec per un importante zoo. Qui si trova una buona scelta per dormire sia in albergo che in campeggio. La mattina seguente partenza in direzione di Montréal per arrivare da nostra figlia entro un orario decente.

Il nuovo ponte Champlain che attraversa il San Lorenzo sulla Rive Sud dell’isola di Montréal

Dopo una giornata di riposo si riparte verso Ottawa. Passando in parte al campo sportivo di una scuola della città di Laval, vicino al fiume vediamo gli studenti fare sport su un campo invaso da oche e gabbiani.

Invasione di campo da parte di un “corteo” di Canada Goose

Continuiamo verso Deux-Montagnes, poi Oka ed entriamo nella riserva indiana di Kanesatake, ci sono quasi più negozi di sigarette e marijuana che case; il tempo minaccia acqua, ma almeno domani saremo a Gatineau con poco meno di 100 km.

Rive nord di Montréal

Seguiamo a volte delle ciclabili ed a volte tratti di bike lane, ma sempre sulla Route Verte #1.
Avremmo voluto fermarci alla diga di Carrillon a St. André-d’Argenteuil, ma vista l’ora, visto il giorno, decidiamo di continuare per altri 25 km, fino a Grenville. Il tempo minaccia acqua, ma almeno domani saremo a Gatineau con poco meno di 100 km.
Gelatino e birra per la cena in un minimarket e riusciamo a fare solamente gli ultimi 3 km sotto l’acqua. Il campeggio sarebbe a destra, ma alla sbarra c’è un cartello che dice di tornare all’altro ingresso sul fiume. Chiuso anche qui! Decidiamo ugualmente di fermarci, c’è un WC con lavandino che sarebbe una soluzione sufficiente per la notte. Manuela parte comunque in esplorazione sotto l’acqua per cercare un posto migliore per mettere la tenda e così troviamo un blocco sanitario con doccia calda e portico, se non arriverà qualcuno a mandarci via, dormiremo qui ed all’asciutto.

Campeggio con bagno in camera, anzi in tenda

Non è da tutti montare una tenda bagnata, avere pioggia tutta la notte e smontare una tenda asciutta. La sistemazione sotto il portico dei bagni è stata una genialata. Il cielo è coperto, non siamo troppo in forma, ma pedaliamo più o meno a 20 km/h di media. Il vento è la cosa peggiore, oggi rimaniamo sulla 148 quasi tutto il giorno; dopo Montebello ci fermiamo da McDo per la seconda colazione e per poter usufruire dei bagni, ma dobbiamo aspettare fino a mezzogiorno per poter entrare dato che a causa della mancanza di personale, la mattina è aperto solo il servizio al volante. La stessa cosa era successa ieri a Laval, senza considerare il Subway in parte che è totalmente chiuso.
Arriviamo al Parco di Pleseance della SEPAQ e facciamo quasi tutta la ciclabile interna. Evitiamo l’ultimo pezzo, probabilmente più bello in mezzo alle acque, causa tempo minaccioso.

Nuvole minacciose nel Parco di Pleseance

Oggi con il vento contro, avremo una giornata faticosa, ma arriviamo a Gatineau senza essere bagnati. Notte all’Hotel Adam e domani visita culturale al Parlamento federale e poi direzione Ajax, città nella periferia di Toronto, dopo aver raggiunto il Great Lakes Waterfront Trail.

Bel tempo, vento come al solito contro e freddo alla partenza, siamo intorno ai 10°. Incrociamo dei bei tacchini selvatici e, dopo un paio di chilometri sul vialone dell’hotel, entriamo in una bella ciclabile che arriva fino a Ottawa.
Manuela perde il suo portapacchi, piccola sosta veloce per riavvitarlo e si riparte. Vicino al Parlamento ci sono talmente tante ciclabili che si incrociano ed è facile perdersi.
Arriviamo alla Fiamma del centenario per la foto di rito. La troviamo circondata di scarpe, pupazzi a ricordo dello scandalo dei pensionati autoctoni.

Il parlamento di Ottawa

Ripartenza sulla ciclabile lungo la rivière Outaouais, molto bella, un pezzo incasinato tra le strade che escono da Ottawa e poi riprendiamo la ciclabile in pietrisco fino a Carleton Place.

Omaggio ai bambini “perduti”
Ciclabile sulla rivière Outaouais

L’immancabile sosta caffè e ci spostiamo su una strada secondaria per circa 30 km fino a Perth. Non abbiamo prenotato l’hotel e non troviamo nulla di decente, non ci sono nemmeno campeggi da queste parti, alla fine l’unica camera disponibile è per fumatori al Tay Inn, almeno è pulita e non puzza. Ci compriamo qualcosa da cucinare al microonde in un supermercato vicino e cena in camera.
La prima tappa a Westport, solita campagna, asfalto bellino. Dopo 30 km siamo in paese, ci facciamo spennare in un caffè “cool”, poi direzione Inverari e Kingston.

Verso Kingston

Qui la strada è molto panoramica, con moltissimi laghetti, traffico abbastanza intenso per essere domenica, ma probabilmente di gente che va allo chalet (casa di villeggiatura). Prima di sera avvistiamo una cerbiatta con il piccolo, una tartarughina che mettiamo in salvo sul bordo opposto della carreggiata, quattro procioni morti.

Classico panorama canadese

Arriviamo a Kingston e dormiamo in un hotel di qualità e igiene piuttosto scarsi, l’Hilltop Motel. Il giorno dopo, nostra giornata di riposo quasi obbligata causa meteo pessima, ci trasferiamo nel più pulito Confederation Place Hotel in centro città, offrendoci anche un’ottima cena indiana al ristorante Flavours of India.
Usciti da Kingston, dopo una dozzina di chilometri siamo sulla bike lane del Great Lakes Waterfront Trail. Sufficientemente larga e con un bell’asfalto, pedalare qui è una cosa diversa rispetto al generalmente orribile asfalto del Québec.

La campagna sul lago Ontario

Il percorso è bello, sempre in piena campagna, peccato solo per le due enormi centrali nucleari e un paio di altre fabbriche. Sull’isola Amherst si scorgono moltissimi impianti eolici per l’elettricità.

Sul traghetto per Glenora

Prendiamo il traghetto gratuito tra Adolphustown e Glenora, mini traversata, ci mancano solo 30 km per il campeggio. A Picton ci fermiamo a mangiare sui tavolini della marina e dopo un caffè dal famigerato ma sempre ovunque McDonald’s. Potremmo arrivare con 5 km di meno, ma volevamo visitare l’istmo, quindi piccola deviazione e ne valeva la pena. La spiaggia, lunghissima e sabbiosa, è accessibile a cinquanta metri dal nostro sito nel parco. Ci siamo sempre lamentati della Sepaq (azienda governativa che gestisce i parchi in Québec) ma anche l’Ontario Park non scherza con i prezzi, altissimi, per un sito senza servizi a 250 m dalle docce; per la stessa cifra, in USA, ci dormi due notti.

Prince Edward County (Sandbanks Provincial Parks)
Tramonto sul lago Ontario

Andando in bagno incrocio un procione e si perde tempo con va e vieni per riuscire a prenderlo in fotografia, ed il blocco sanitario è a 250 m dalla tenda !

Vicini di campeggio

La mattina sucessiva, dopo circa un’ora dal campeggio c’è un Tim Horton per scaldarci con un altro caffè, il panorama è bellino, quasi sempre vicino all’acqua o con begli scorci. Dopo il caffè entriamo nel Millenium Trail. La ciclabile di pietrisco di circa 46 km che prendiamo dopo 20 km dal suo km zero. L’idea è di fare una novantina di chilometri prima della pausa pranzo (che sarà solo di pane e nutella dato che non abbiamo altro) e decidiamo di cercare un campeggio un po’ oltre per accorciare le tappe successive verso Ajax.
Arriviamo quindi a Coburg, piantiamo la tenda nel campeggio della Marina; questa sera decidiamo per un ristorante al posto dei soliti spaghetti cinesi.

Sempre più vicini a Toronto

Verso Toronto, la strada è tutta un su e giù ed alla fine faremo circa 500 m di dislivello positivo, nonostante si sia quasi sempre vicino al lago; begli scorci tra campagna e lago. Bello il paesotto di Port Hope, ma la segnalazione del GLWT è sempre scarsa, spesso ci fermiamo agli incroci per verificare la direzione. Nella cittadina di Bowmanville attraversiamo un piccolo parco con ciclabile in mezzo ad uno stagno.

Oh Canada

Verso Oshawa siamo sul bordo della falesia che scende fino al lago. Questa cittadina è molto industriale e particolarmente brutta; la General Motors è chiusa, uno schifo di posto, sembra di essere in una città fantasma, arriviamo finalmente ad Ajax, su una ciclabile nel parco verso il lago, poi su uno stradone trafficato, per fortuna abbiamo la ciclabile, ed ultimo pezzo su Salem Dr. sul marciapiede per raggiungere il nostro hotel. Gli automobilisti dell’Ontario non hanno alcun rispetto per i ciclisti, una vergogna! Cena in un’ottima pizzeria con il nostro amico italiano Anthony che vive qui dagli anni ’60 e per cambiare dal materassino gonfiabile, notte in un confortevole letto dell’Hilton Garden Inn .
Da Ajax torniamo a bordo lago per riprendere il GLWT, le ciclabili sono molto belle, con bellissimi scorci anche sui grattacieli in lontananza. Qualche giro del piffero alla ricerca del Trail, ma arriviamo alla periferia di Toronto abbastanza facilmente.

Toronto

Prendiamo la King St. per diversi chilometri, poco traffico, dato che è venerdì e poco dopo pranzo; giriamo sulla Dundas St. ed inizia una bella ciclabile che seguiamo fin quasi all’hotel Double Tree Hilton in pieno centro. Forse in questi hotel non hanno l’abitudine di ospitare ciclisti e ci dicono di lasciare le nostre bici legate sul marciapiede. D’accordo che in Canada sono onesti, ma come dice un proverbio arabo: Abbi fiducia in Allah, ma lega il tuo cammello. Se il canadese in giacca e cravatta alla reception era limitato, il portiere cinese risolve in 5 minuti il problema facendoci parcheggiare in una stanzone vuoto per la notte.
Questa sera un’altra cena tra italiani, la faremo con mio cugino, sua moglie e la loro bambina anche loro immigrati qui qualche anno fa.

LA CN Tower 533 metri

Dall’hotel andiamo alla CN Tower per la foto di rito, poi ci facciamo dirigere da Google Maps verso la ciclabile sul lungo lago che seguiamo per un bel pezzo fino alla fine, quando ci rimettiamo sulla Lake Shore Dr. Sosta per un caffè, poi un bel po’ di chilometri su una strada trafficata, poi ancora ciclabile, anche questa con una marea di pedoni e sempre in mezzo alle p… alle ruote…

La ciclabile sul lago Ontario

Arriviamo a Burlington, bella la zona residenziale con qualche chilometro di villone; a Hamilton nuova ciclabile con ancora più pedoni, gli ultimi 10 km sono in nuovi centri residenziali di periferia, attaccati all’autostrada.
Notte al Super 8 di Grimby, domani prevista acqua per tre giorni.

Oggi arriveremo a destinazione. Strada qualsiasi, in campagna, ma si cominciano a vedere i vigneti, Manu riesce a forare un’altra volta, proprio vicino alla patch del copertone che usura la camera d’aria. Dopo un po’ comincia a piovere, mancano una quindicina di km, arriviamo alle cascate, piove, siamo bagnati ma è fatta.

Le cascate del Niagara

Dormiamo al Days Inn sul Central Strip della Las Vegas dei poveri: Niagara Falls. Museo delle cere, ruota gigante, castello di Frankenstein, ecc. Stare qui un giorno di più per fare la valle dei vigneti sotto il sole sarebbe un suicidio, come potremmo passare 24h in questo posto? Domani la Niagara Valley la vedremo sotto l’acqua per dirigerci a St. Catharines e prendere un’auto a noleggio per rientrare a casa.

La grande centrale elettrica

Attraversiamo la città di Niagara Falls sotto l’acqua. Al primo bivio per il lago vado stupidamente a destra invece che a sinistra ed allunghiamo di tre km la giornata… Facile percorso fino a Niagara-on-the-Lake, bel villaggetto sul Lago Ontario e da qui si svolta a sinistra in direzione di St. Catharines che raggiungiamo a mezzogiorno. Dormiamo al Capri Inn, hotel vecchio, ma perfettamente pulito con proprietari gentilissimi, peccato non aver avuto una giornata di sole per poter apprezzare i vigneti e fare una sosta più lunga a Niagara-on-the-Lake.

Note tecniche

Giorni: 18
Alloggi: 13 notti in hotel e 5 in campeggio
Distanza: 1.273 km
Dislivello positivo: 4.200
Forature: 1 (A causa della patch tenuta troppo a lungo invece di cambiare pneumatico)
PRO: Bel giro, facile e buona iniziazione per il cicloturismo, abbastanza panoramico, quasi sempre su ciclabile o bike lane.
CONTRO: Automobilisti dell’Ontario delinquenti, campeggi in Québec chiusi prima dell’Action de Grâce (Thanksgiving), sui bus e treni non accettano le bici (ma era anche periodo post-COVID), Great Lakes Waterfront Trail mal segnalato.

Lascia un commento